Figli sì o figli no con un chip

La pillola contraccettiva del futuro non sarà più sotto le vesti del classico farmaco o sottoforma di cerotto, ma si presenterà in formato "chip". Tra 4 anni potrebbe essere in vendita un microsistema impiantabile, da posizionare sotto la pelle dei glutei o dell'addome, in grado di rilasciare una piccola dose dell'ormone che impedisce la gravidanza per sedici anni. Altra novità shock: sarà possibile il controllo wireless da parte della donna che deciderà, una volta che desiderasse avere un figlio, di fermare il rilascio dell'ormone e quindi preparare il sistema riproduttivo per la gravidanza. Il mini dispositivo, che determinerà una rivoluzione in materia di riproduzione, è frutto di MicroChips, una startup nata all'interno del Massachusetts Institute of Technology (Mit), pronta a partire con uno studio clinico negli Usa il prossimo anno. È saltato fuori anche il nome del guru Bill Gates tra i sostenitori del progetto. Dall'annuncio dato in anteprima alla Bbc, la notizia ha già fatto il giro del mondo (c'era da immaginarselo!). Come funziona: iIl microchip, un piccolo quadratino di venti millimetri profondo sette, è programmato per rilasciare ogni giorno una piccola dose di levonorgestrel, un ormone già utilizzato in diverse pillole contraccettive. Il farmaco è raccolto in un piccolo contenitore che viene impiantato all'interno della scatolina posta sotto la pelle. Attraverso una guarnizione ipercontrollata viene rilasciato quotidianamente il quantitativo di ormone previsto. Il prezzo, fanno sapere i creatori, sarà competitivo. Il sistema prevede una durata dell'azione contraccettiva di sedici anni ma può essere disattivato in ogni momento dalla donna stessa, senza il rischio di una programmazione da parte di terzi. Per ora non resta che aspettare i risultati delle sperimentazione cliniche.