
La nascita di un bambino dona gioia ma in alcuni casi anche ansia che sfoga nella cosiddetta depressione post parto o baby blues. La durata di questo periodo, in cui la donna piange per un nonnulla ed è spesso triste, dipende a seconda della mamma, che può essere di primo ma anche di secondo o terzo parto.
A volte si tratta di una fase di adattamento, provocata anche dai cambi ormonali e dallo stimolo di maggior serotonina dopo il parto. Anche il sonno irregolare causato dai risvegli del neonato e il poco tempo che una donna ha per sé contribuiscono alla crisi depressiva.
I confini fra vari sintomi e fenomeni non sono netti. In generale il baby-blues si manifesta fra il 3° e il 6° giorno dopo il parto, come una specie di malinconia. Le mamme si sentono di umore variabile, piangono e si irritano facilmente. Tuttavia non perdono la capacità di prendersi cura nel neonato e dopo alcune settimane il disturbo tende a svanire spontaneamente.
Se dopo un mese o un mese e mezzo, questi stati d'animo si accentuano, possono trasformarsi in una vera e propria depressione, nutrendo a volte fastidio o ostilità nei confronti del neonato. In questi casi è importante interpellare una psicoterapeuta.
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