Siamo a un passo per debellare per sempre la
poliomielite, basta veramente così poco all’eradicazione di questa malattia paralizzante (99%). Ne vogliamo parlare proprio perche
venerdì 24 ottobre si celebra in tutto il mondo la
Giornata della vaccinazione antipolio, promossa dal Rotary International, insieme a Unicef e all'Organizzazione Mondiale della Sanità che tanto si sono prodigati per la lotta alla poliomielite sostenendo campagne per le vaccinazioni come quella in corso:
"End Polio Now".
Tutte iniziative che mirano a eliminare per sempre la malattia debilitante dal mondo intero entro il 2018, così da essere la seconda malattia eliminata nella storia dell’umanità dopo il vaiolo.
Ad oggi la trasmissione della polio è stata interrotta in 193 Paesi, attraverso le immunizzazioni di massa dei bambini. Il nuovo impegno di finanziamento, soprattutto da parte del Rotary, si concentra in particolare sui Paesi i cui bambini rischiano ancora di contrarre questa malattia incurabile, ma interamente prevenibile col vaccino, forzando mentalità, culture e credenze diverse da quelle europee. Il Rotary elargisce infatti sovvenzioni ai partner dell’iniziativa per l’eradicazione della polio, come Unicef e Oms, che collaborano con i governi dei Paesi affetti dalla polio, per pianificare e implementare attività d’immunizzazione di massa dei bambini.
La poliomielite, ricordiamo, è una
grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. La malattia è causata da tre tipi di polio-virus (1, 2 e 3), che invade il sistema nervoso nel giro di poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. In generale, la polio ha effetti più devastanti sui muscoli delle gambe che su quelli della braccia. Le gambe perdono tono muscolare e diventano flaccide. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Nella forma più grave, quella bulbare, il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. In questo caso, è necessario supportare il malato con ausili nella respirazione.
Il
contagio del polio-virus avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. La polio
colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età. Anche i soggetti immunizzati possono venire infettati dal virus, senza svilupparne i sintomi, e trasmetterlo ad altri. Non esistono cure per la poliomielite, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la
prevenzione tramite vaccinazione.
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