Quando un bambino presenta un difetto di entrata sonora e un'alterazione delle normali capacità di autoascolto, vengono compromessi in modo particolare lo sviluppo della percezione del parlato e lo sviluppo della produzione verbale, perché, al contrario, un udito normale è necessario per sviluppare delle ottimali capacità comunicative verbali.
Perdite di udito significative, capaci di rallentare o di impedire l'acquisizione di un linguaggio corretto, si manifestano in 1-2 neonati ogni 1.000. Oltre le disabilità di tipo linguistico, con il tempo si sviluppano anche numerose altre problematiche a livello scolastico e psicosociale.
Per questo è necessario misurare tempestivamente la funzione uditiva attraverso il metodo delle otoemissioni acustiche. Esiste uno
strumento molto importante che permette di diagnosticare precocemente i difetti uditivi con precisione, elevate sensibilità e specificità, permettendo così di adottare in tempo utile strategie di correzione. Tale apparecchio va ad affiancare un altro esistente nei reparti di neonatologia, utilizzato già da alcuni anni per lo screening uditivo universale dei difetti uditivi neonatali.
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