Recentemente si sono registrati casi tragici di neonati morti improvvisamente. Un importante contributo nella ricerca delle cause della cosiddetta "morte in culla" o
Sindrome della morte improvvisa infantile (Sids), viene da un nuovo studio dell'Università di Adelaide, in Australia, che ha individuato nei cervelli dei neonati deceduti per questa sindrome segni simili a quelli di bambini vittime di asfissia accidentale.
La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita. Si manifesta provocando la morte improvvisa e inaspettata di un bambino apparentemente sano, e resta senza spiegazioni anche dopo aver effettuato tutti gli esami
post mortem.
Nella ricerca australiana sono stati comparati i casi di 176 bambini morti da trauma cranico, infezioni, annegamento, asfissia e Sids ed è stata esaminata la presenza nel cervello di una
proteina chiamata App (Amyloid Precursor Protein), che si accumula quando vi è lesione nelle fibre nervose. Tutte le 48 morti provocate inpsiegabilmente da Sids ne hanno mostrato la presenza, in maniera simile a quelle causate da soffocamento e asfissia, ma diverse da quelle causate da trauma o infezione.
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Questo di per sé non indica necessariamente la causa della morte, ma può aiutare a chiarire il meccanismo" ha concluso il responsabile della ricerca, il docente di patologia forense Roger Byard, nella rivista
Neuropathology and Applied Neurobiology.
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