Si tratta di un disturbo cronico, dovuto a un'alterazione della barriera cutanea, che si manifesta in genere entro il primo anno di vita del bambino a fasi alterne. La dermatite atopica si manifesta sin dai primi mesi di vita e inizialmente può essere confusa con la "Crosta lattea", un fenomeno transitorio causato dalla trasmissione per via placentare di ormoni materni che stimolano le ghiandole sebacee del neonato. La crosta lattea scompare entro il secondo-terzo mese. Se il disturbo persiste, nel 90% dei casi si tratta di dermatite atopica. Dal cuoio capelluto, l'eczema si diffonde alle spalle, al dorso delle mani e alla parte esterna del polpaccio. In seguito, tra i 6 e i 12 mesi, interessa guance e zigomi, pieghe di gomiti e ginocchia. I bimbi più a rischio sono quelli con uno o entrambi i genitori colpiti da allergie. Solo nel 10% dei casi la dermatite atopica è legata a un'allergia a uno o più alimenti. Le forme più severe di dermatite sono invece collegate ad allergie alimentari anche nel 60% dei casi. La dermatite atopica tende a regredire con la crescita: i sintomi migliorano già verso il quinto-sesto compleanno, per scomparire nel 90% dei casi con la pubertà.
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