Per determinare la crescita del piccolo, il pediatra si affida alle tabelle dei percentili, che consentono di conoscere, a seconda del sesso e dell'età, qual è il valore medio di peso, lunghezza e circonferenza cranica.
Queste tabelle sono utili per valutare l'andamento dello sviluppo del bebè nel tempo e per effettuare un confronto tra peso e lunghezza, valutando se c'è una certa armonia tra le due misure.
In queste tabelle il numero percentili rappresenta il posto che il bimbo occupa rispetto ad altri cento bambini della stessa età e dello stesso sesso. Quindi, per esempio, se il bimbo si colloca al 75° percentile nella tabella del peso, significa che ci sono 25 bambini che pesano più di lui e 74 che pesano di meno.
Secondo le tabelle si considera nella media un bimbo che si colloca intorno al 50° percentile, ma non c'è da preoccuparsi se i valori si discostano da questo riferimento, a patto che la crescita del neonato sia costante nel tempo, cioè che non si siano verificati bruschi arresti.
Anche un eccessivo accrescimento deve consigliare una riflessione, soprattutto in un periodo come questo dove l'obesità sta diventando una vera piaga sociale e deve preoccupare quanto l'eccessiva magrezza.
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