Oggi festa di San Giuseppe un pensiero va ai padri di tutto il mondo.
Cosa vuol dire diventare papà?
La donna sembra esternare meglio i propri sentimenti, secondo gli stereotipi sociali, sia che si tratti di gioia, ansie e timori, rispetto all'uomo. Così nell'annuncio di una nuova nascita, il pensiero va prima alla futura madre, poi in un secondo tempo si pensa al futuro padre. Ma anche l'uomo viene assalito da mille paure, perplessità alternandole a momenti felici di incredulità e commozione.
Viene messo subito alla prova quando si avvicina il momento del parto con la tipica domanda "assisterai anche tu?" generando in lui diversi stati d'animo. Una delle emozioni più comuni è il desiderio di essere partecipi al travaglio della moglie e di stringere per primo il figlio, ma dietro c'è anche la paura, se non il terrore, riguardo alla situazione della compagna, legata al dolore delle doglie, al sangue e a tutto ciò che comporta la nascita di un bimbo. Timori repressi perché al centro ora si trovano mamma e bambino.
Altro elemento è il cambiamento che egli deve affrontare. Dovrà gestire un rapporto a tre, avere delle responsabilità in più: non è più solo con la sua donna, ora, ha un figlio.
Pensieri su pensieri che frequentemente vengono tenuti dentro per non influire sulla salute psichica della partner, senza sapere che è proprio dallo scambio, dalla comunicazione che il rapporto si rafforza e si è pronti, così, a gestire una nuova vita in due.
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