L'osteoporosi non si presenta solo in menopausa può verificarsi anche in gravidanza o dopo il parto. L'
osteoporosi giovanile, tra l'altro transitoria, è quella denominata anche "
osteoporosi primitiva post-partum". Continui mal di schiena, perdita di altezza e fratture vertebrali possono essere dei segnali di allarme, oltre ai fattori genetici.
Lo scarso approvvigionamento di calcio in una donna incinta può costituire un problema come l'aumento di estrogeni e di peso che contribuiscono alla densità ossea.
La quantità di
calcio raccomandata per le donne in gravidanza è di 700-900 mg al giorno. Durante la gravidanza, infatti, aumenta il fabbisogno di calcio e vitamina D, essenziali per mantenere il corretto metabolismo osseo. Il calcio è importante per lo scheletro, le ossa della mamma e, contemporaneamente, per la formazione della struttura scheletrica del feto. Dall'altra parte, la vitamina D consente l'assorbimento a livello d'intestino del calcio assimilato attraverso l'alimentazione, intervenendo nel metabolismo delle cellule ossee. Questo vuol dire che è necessario garantirsi il giusto apporto di tali nutrienti e se si mangiano cibi ricchi in natura di calcio, come verdure verdi, agrumi, noci e dereali integrali, si ottiene già il fabbisogno necessario per la dieta quotidiana della donna in attesa, senza bere eccessive quantità di latte. Anzi, le ultime ricerche hanno dimostrato che bevendo latte e basta in gravidanza, parte del calcio viene eliminato nelle urine. Le donne incinta assumono quindi più calcio dal cibo.Val anche per il periodo d'allattamento al seno.
Per quanto riguarda la
vitamina D, questa viene prodotta maggiormente in seguito all'esposizione solare della pelle e in parte dagli alimenti come il pesce (soprattutto merluzzo, sgombri, salmone), latte e uova. Se però le abitudini alimentari della futura mamma non consentono un apporto adeguato, è opportuno ricorrere a integratori.
Inoltre per preservare la salute delle ossa in gravidanza è importante
evitare diete iperproteiche e ricche di sodio, dato che aumentano la perdita di calcio attraverso le frequenti minzioni e attivano l'osteoclasta, la cellula ossea che riassorbe il calcio.
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