Un mercato in netta ripresa dopo la crisi dovuta alla pandemia (+15,5% di fatturato nel 2021 rispetto al 2020): la moda bimbo è uno dei settori più promettenti per il comparto del fashion.
Eventi fieristici dedicati, influencer, collezioni sempre più ispirate alle tendenze moda degli adulti: se fino ad una ventina di anni fa, il comparto della moda bimbo si reggeva su aziende specializzate, oggi non è più così.
Il mercato è oggi suddiviso tra brand di lusso, grandi catene del fast fashion che dedicano all'universo baby e junior intere collezioni, realtà indipendenti attente ai temi dell'ecosostenibilità e le aziende più tradizionali, che si trovano a fare i conti con un mercato davvero rivoluzionato.
Moda Bimbo: cambiamenti e prospettive
L'inizio del nuovo millennio ha davvero cambiato le carte in tavola: l'avvento di internet, la crescente diffusione di tendenze moda che avvicinano sempre più grandi e piccini, hanno rinnovato il settore.
A queste si aggiunge anche il contributo dei grandi brand di lusso che hanno rotto la tradizione del settore della moda bambino, proponendo forme e tessuti più al passo con le nuove tendenze. Non più capi pensati solo per le cerimonie, il ritorno a scuola, ma capi per l'homewear, l'outwear.
Il primo grande brand che si è affacciato al mercato della moda bimbo è stato Christian Dior, che fondò Baby Dior nel 1967 e che dal 2013 ha aperto la produzione anche a capi di haute couture.
È stata poi la volta di Ralph Lauren, Burberry e, a seguire, nei primi anni 2000, anche Gucci, Fendi, Dolce & Gabbana, solo per citarne alcuni.
Il significativo costo dei capi di lusso per bambini, contro ogni aspettativa, non ha rappresentato un limite alle vendite, soprattutto per i capi delle collezioni baby e neonati.
Stando ai dati resi noti dalla ricerca Euromonitor, tre il 2013 ed il 2018, il mercato della moda bimbo è cresciuto costantemente raggiungendo i 6,6 miliardi di euro, grazie al contributo significativo delle esportazioni.
Capi di lusso ma non solo: un altro trend che sta guidando il mercato della moda bimbo è quello rappresentato dal maxi you, percorso soprattutto dalle aziende più tradizionali che hanno così integrato nella produzione di capi destinati ai più piccoli anche capi per gli adulti.
Si tratta di capi pensati per i bambini ma anche realizzati per i grandi, una sorta di risposta alla tendenza mini me, intrapresa da molti grandi brand, che ripropone, al contrario, capi per gli adulti in versione mini.
Moda Bambino: e se il futuro fosse l'abbigliamento usato?
Attenzione ai tessuti ed ai colori utilizzati ma soprattutto alla sostenibilità: anche il mondo della moda bimbo si muove sempre più verso la produzione di capi di alta qualità.
Tutto ciò si traduce in una maggiore durata dei capi stessi e quindi alla possibilità di utilizzi anche in seconda mano.
Ecco che in Francia è così stato aperto il primo negozio di capi usati per bambini ed anche altre aziende si stanno muovendo in questa direzione, ricercando realtà che consentano la vendita di capi usati, soprattutto online.
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