Troppo tempo passato davanti allo schermo di un tablet, di uno smartphone o di una tv può nuocere allo sviluppo del bambino e creare dipendenza: il tema che riguarda la crescente diffusione dell'utilizzo di videogiochi tra bambini ed adolescenti è ampiamente dibattuto.
Considerata una vera e propria emergenza sociale in Cina, la dipendenza da videogiochi inizia a preoccupare anche in occidente.
L'American Academy of Pediatrics, nel dossier "Bambini Adolescenti e Media", ha citato una statistica secondo la quale i bambini tra gli 8 e 10 anni passerebbero ben 8 ore al giorno con un dispositivo digitale, un tempo assolutamente significativo che raggiunge addirittura le 11 ore nel caso degli adolescenti.
Dipendenza da videogiochi: rischi per la salute
Ripercussioni sullo sviluppo sotto un profilo cognitivo e socio emotivo, ma non solo: un recente studio, condotto da scienziati del Sydney Children’s Hospitals Network e pubblicato sulla rivista Heart Rhythm, ha mostrato come la crescente esposizione a videogiochi particolarmente violenti possa provocare danni al sistema cardiaco e perdita di conoscenza.
Sotto la lente degli scienziati sono finiti i giochi multiplayer di guerra: lo studio ha rilevato ben 22 casi di svenimento, in particolare su bambini che presentavano alcune patologie quali la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT) e la sindrome congenita del QT lungo (LQTS).
In queste circostanze gli studiosi hanno rilevato come i videogiochi possono rappresentare un rischio notevole per bambini già esposti a patologie cardiache, magari non ancora diagnosticate.
Bambini e videogiochi: non solo conseguenze negative
Conseguenze negative su salute fisica e psichica, ma non solo: uno studio pubblicato su Jama e condotto su un campione di bambini di 9 e 10 anni sembra muoversi in completa controtendenza rispetto alla percezione più consolidata sul tema bambini e videogiochi.
Giocare regolarmente ai videogiochi sembra, infatti, favorire lo sviluppo di alcune capacità cognitive che spaziano da quella di riuscire a resistere alle distrazioni fino alla memoria di lavoro.
Lo studio alla base di tali considerazioni è stato elaborato su un campione di 2000 bambini, per metà accaniti giocatori e per metà totalmente lontani dal mondo dei videogame. Sottoposti ad esame con risonanza magnetica, è apparsa subito evidente nei bambini giocatori una maggior attività celebrare in alcune aree della corteccia coinvolte nell'attenzione e nella memoria.
Alla luce di esiti di studi così contrastanti risulta complesso per i genitori adottare una condotta univoca: certo è che i bambini di oggi crescono ormai in ambienti multimediali, ma non per questo sono soggetti a disturbi dell'apprendimento. La dipendenza da videogiochi può essere spesso la risposta a problemi legati alla solitudine, alla rabbia , alla noia. Ecco che allora forse diventa fondamentale in primo luogo intervenire su questo fronte ed occuparsi in maniera proattiva del tempo dei propri bambini.
Hai trovato interessante l’articolo “Bambini e videogiochi: come fare?”?
Nelle diverse sezioni del portale, puoi trovare approfondimenti, curiosità ma soprattutto consigli utili per vivere al meglio il periodo della gravidanza e crescere serenamente il tuo bambino.
Gravidanza, parto, cura e benessere di mamma e bambino e molto altro ancora: come fatto per la categoria 6-10 anni seleziona quella di tuo interesse e non perdere gli articoli scelti per te, scoprili subito.
Buona lettura!
Provenienza della fotografia freepik
Le fotografie appartengono ai rispettivi proprietari. Mamme 2.0 la guida per le mamme tra figli, lavoro e tecnologia non rivendica alcuna paternità e proprietà ad esclusione di dove esplicitata.
Vi invitiamo a contattarci per richiederne la rimozione qualora autori.