Nel corpo di una donna incinta i cambiamenti sono all'ordine del giorno. La parte più interessata sin dall'inizio non è, come si potrebbe pensare, la pancia, bensì il seno. Gli ormoni della gravidanza, infatti, fanno ingrossare e inturgidire in modo sostenuto le ghiandole mammarie in vista di un futuro allattamento, con il risultato di un seno più sodo e aumentato di almeno una o due taglie.
Durante la gravidanza, dotti galattofori, i canalini attraverso i quali passerà il latte materno, crescono di numero e si ingrossano, la cute si tende, le areole si allargano e si scuriscono a causa di una maggiore pigmentazione della cute. Attorno a queste ultime, possono comparire i tubercoli di Montgomery, rigonfiamenti che ammorbidiscono la pelle dei capezzoli e la proteggono dai germi. I capezzoli stessi diventano più sensibili, si allungano e si erigono per facilitare la suzione al bebè.
Dal terzo-quarto mese si possono notare alcune vene bluastre. Non bisogna temere: il reticolo venoso si ingrossa per permettere il passaggio di un maggior volume di sangue e diventa più evidente perché lo strato adiposo sottocutaneo diminuisce.
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