Quando i bambini diventano più attivi, a partire dall'età prescolare, i rischi di farsi mali ai denti aumentano. Il Ministero della Sanità, di recente, ha pubblicato, a questo propsosito, le
Linee Guida sui traumi dentali giovanili dove emerge che è importante un corretto trattamento di primo soccorso, fondamentale per la positiva evoluzione del trauma.
Una fase critica è anche quella dei primi passi, in cui è più alta la tendenza a cadere o a urtare oggetti di arredamento. Con il dito in bocca o il succhiotto raddoppia le probabilità di trauma dentale in caso di caduta frontale per l’aumento della distanza tra incisivi superiori e inferiori.
I luoghi dove farsi male possono essere ovunque. Cadute accidentali, scale, pavimenti bagnati, spigoli ma anche giochi e attività all’aria aperta sono tra i principali oggetti di rischio per i traumi dentali.
Tra le
azioni preventive viene indicata, per esempio, la formazione degli insegnanti attraverso corsi specifici o informare i bambini sui comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. Le cassette del pronto soccorso che si trovano negli ambienti a rischio dovrebbero disporre poi di fiale di soluzione fisiologica per la corretta conservazione di frammenti o denti persi durante il trauma.
In caso di rottura di un dente il bambino va subito tranquillizzato. Poi si procede ad eliminare i residui di sangue, dopodiché bisogna valutare se sia il caso di portarlo al pronto soccorso o da un dentista.
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