Insieme all'
app che aiuta le donne vittime di violenza Mamme 2.0 suggerisce questo libro in cui 23 scrittrici raccontano ai giovani, maschi e femmine che siano, la violenza contro le donne. Il titolo è "
Chiamarlo amore non si può" e potete vedere il booktrailer attraverso la casa editrice Mammeonline.
"Cari ragazzi e care ragazze che vi affacciate al mondo dei grandi, questo libro è per voi. Perché impariate dai nostri errori, impariate che amore vuol dire rispetto e non sopraffazione, che amare vuol dire permettere all'altro/a di essere se stessi. Insomma l'amore non può essere egoista, altrimenti non lo si può chiamare amore". Ecco raccolto e sintetizzato in poche righe il messaggio di comunicazione sociale che circola ultimamente anche in spot e campagne televise a più riprese.
Le
23 scrittrici invitano reagire e a non rimanere in silenzio di fronte ai drammatici e sconvolgenti fatti di cronaca, non solo quando si tratta di violenza fisica, ma anche di gesti e comportamenti che comunque feriscono una donna all'interno di una "società sempre più multiculturale ma ancora non interculturale".
Tanti i motivi per cui contare sull'importanza dell'educazione affettiva e sentimentale da impartire alle nuove generazioni, di cui "tutti ci dobbiamo fare carico, come famiglia, come scuola, come società".
Altra nota da sottolineare: le autrici e l'editrice devolvono all'
Aidos i compensi derivanti da questo libro e in particolare al progetto: "Salute e prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili in Burkina Faso"
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