Il gioco degli scacchi aiuta i bambini ad allenare la memoria e a migliorare quindi le loro capacità mnemoniche, oltre a tenere la mente occupata in ragionamenti e mosse da fare, acquistando sicurezza in se stessi.
Negli ultimi tempi gli scacchi sono stati inseriti anche a scuola proprio per la loro funzione socializzante, cognitiva ed etica. Alla questione socializzante si associa quindi anche quella etica, in quanto gli scacchi sono un gioco competitivo e quindi utile a imparare il rispetto dell'avversario.
I giochi con regole e regole, come lo è quello degli scacchi, consentono di sviluppare concetti di equità e reciprocità. Ma è la funzione cognitiva che rimane maggiormente evidenziata e valorizzata nel gioco degli scacchi. Più volte è stato sottolineato che gli scacchi favoriscono lo sviluppo di abilità quali la memoria, la concentrazione, l'attenzione, l'abilità, la capacità di previsione e di trovare soluzioni.
Gli scacchi, abbiamo detto, sono divenuti come un utile e valido supporto per promuovere la formazione degli alunni a scuola. Da studi americani è risultato che questo gioco produce effetti positivi non solo nei bambini normodotati o superdotati, ma anche in quelli con difficoltà di apprendimento o con disturbi comportamentali, perché i bambini con difficoltà traggono vantaggio dall'analisi e dall'utilizzo di schemi, riuscendo ad aumentare i tempi di attenzione e a praticare l'autocontrollo.
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